"The Loft" era un club accessibile solo per inviti, caratterizzato da una concezione quasi "sacra" della fruizione musicale, il più possibile lontana da qualsiasi logica commerciale. Una dimensione familiare e calda, un lungo e sapiente flusso di musica prevalentemente black pre-disco, il dj non come virtuosista tecnico ma come medium sensitivo fra l'arte dei musicisti e la gente, la cura maniacale della qualità del suono e dell'atmosfera nei minimi dettagli: sono alcuni degli elementi tipici dei Loft parties, che hanno reso l'anti-dj Dave Mancuso un maestro riconosciuto per tutte le generazioni di dj successive.

Mancuso non mixa i brani nè modifica la loro struttura, durata e suono: il suo è un approccio purista e spontaneo, il cui obiettivo unico è raggiungere l'essenza interiore delle persone, farla liberare dalle inibizioni e dalle barriere sociali attraverso il ballo e le emozioni della musica. Piuttosto che "dj", Mancuso preferisce definirsi "musical host", un semplice tramite tra la musica e il pubblico: un attitudine sciamanica che esprime amore incondizionato e cieca fiducia verso il potere dei dischi, trascendendo l'ego dell'artista e dei partecipanti nel rituale collettivo del party
Nei club in cui viene invitato a suonare, David Mancuso cerca di ricreare fedelmente l'atmosfera dei suoi Loft parties. Il sistema del suono, la consolle e l'allestimento sono curati direttamente dall'artista e dal suo staff, per una festa che inizia sin dalla prima serata, attraversando diverse fasi audioemotive nel viaggio musicale guidato da David Mancuso.
By Bassculture.it
Loft Party at Urban (Italy - PG)
The Loft - Los Angeles